Una volta che un maschio diventa uomo, perde qualcosa che non è ancora pronto a perdere, etero o omosessuale che sia, non senza alcune differenze. Nel primo caso, si comincia chiedergli di mettere su famiglia o perlomeno di fidanzarsi seriamente, nel secondo, si spera che non lo faccia mai abbastanza seriamente da portartelo in casa. Niente paura, entrambi i maschi non fanno sul serio ma in questo caso essere un maschio gay assume un inaspettato risvolto positivo: nessuno ti fa pressione e alle cene di famiglia, se la zia in visita ti chiede se sei fidanzato, risponde papà con : ha altro per la testa o parlando di tuo fratello. La mamma corre in cucina a prendere il dolce per il boccone amaro.
Il concetto di perdita nel mondo dei maschi è off limit se si tratta di sentimenti, viene perciò inglobato, dato che non si può evitare di provarlo, nel più ampio concetto di sfigato. Sei uno sfigato se una ragazza ti ha spezzato il cuore? No, lo sei se lo fai sapere a tutti e se non reagisci facendo lo stronzo con la prossima, quella che di solito non se lo merita proprio.
In questi casi ci pensa Mamma a darle della stronza a giustificare il suo cucciolo ferito dalla cattiveria delle femmine zoccole che però non sono mai figlie sue.
Se sei gay e ti si spezza il cuore invece, è solo la logica conseguenza della tua “scelta” come se avessi preso il bivio sbagliato di una strada volontariamente e con la mappa in mano. Ecco cosa perdono davvero tutti i maschi dopo la loro prima volta: la possibilità di parlare dei propri sentimenti. Possono solo agirli o negarli.
Scegliere di non volersi fidanzare per forza o sposarsi con la figlia della amica di tua madre o se il clima famigliare adora il dongiovanni di casa, la libertà di sceglierne solo una. Improvvisamente sei troppo giovane per far sul serio o troppo contro natura perché sia serio quello che fai. In entrambe i casi non importa come ti senti ma come fai sentire chi ti ha messo al mondo.
L'unica differenza tra maschi etero e gay in questa fase è che per noi, c’è una autentica fissazione circa le pratiche sessuali che ci riguardano. tutti vogliono sapere dove va cosa e a chi ed è inutile spiegarglielo con il troppo intelligente indovinello che dice: secondo te, tra le bacchette cinesi del ristorante, quale delle due è la forchetta?
Mi accorsi che per un certo periodo tra i 19 e i 24 anni, che quando andavo in bagno, mia madre si precipitava dentro a pulire, cosa che non le vedevo fare con mio fratello che per quel che ci era dato sapere poteva serenamente portarci la scabbia in casa. Una madre e un padre possono immaginare cosa faccia loro figlio con una ragazza accedendo al database delle proprie esperienze, cosa che, non possono fare con un figlio gay. Per questo, il padre si chiede “chi fa la femmina” augurandosi che, almeno come rimborso, non sia tu e le madri se educate allo “schifo del cazzo”, come la mia, continuano a pulire dovunque ti sieda immaginando che sporchi per due.
Se i genitori degli etero, ai miei tempi, non volevano in casa le ragazzine di nessuno finché non fossero “quella giusta”, quelli dei maschi come me, erano capaci di invitare a casa qualunque ragazza gli capitasse a tiro, dalla figlia del fruttivendolo alla cugina di prima che tanto una volta era normale.
Allora tornavi a casa ed eccole li, per caso, tutte tutti i giorni. Mentre mio fratello doveva andare a nascondersi con qualcuna col grave rischio di non farlo abbastanza bene, io avevo la consegna a domicilio e finivo per nascondermi meglio di lui.
Finita questa fase, ci sono due esiti possibili per i maschi: il primo, se sei eterosessuale è quello di ritrovarti padre del figlio di quella che te l’ha mollata prima (di solito non la più carina), il secondo per noi omosessuali che notoriamente non rimaniamo incinti perché sbagliamo buco, è la scuola di stilista a Milano, persino se sei di Catanzaro, anzi meglio.
Sembrerebbe, ad un certo punto, che ovunque ti trovi, non ci sia per te che sei gay, uno sbocco lavorativo in città neanche a pagarlo ma indovina? I tuoi genitori sono felicissimi di avere due reni in due, per pagarti la scuola fuori dalle balle.
Doveva essere andata così per Alessandro, che nella via dove abitavo era una autentica celebrità poiché studiava Moda a Milano e questo rispondeva a qualunque imbarazzante domanda sul suo conto come: Alessandro è gay? No, studia moda a Milano. Quando si sposa tuo figlio? Quando finirà la scuola di moda a Milano. Perché tuo figlio ha lasciato la città? Perché le migliori scuole di moda sono a Milano. Sei fiera/o di tuo figlio? Fa la scuola di moda a Milano !!!
Certo Alessandro aveva una famiglia disposta a sacrifici, mentre la mia considerava già un sacrificio sufficiente che portassi il loro cognome: per quelli come me che non potevano studiare moda a Milano si facevano due cose, o lo si faceva entrare come statale nelle ferrovie o alle poste e si aspettava il suicidio, oppure, gli si faceva fare il parrucchiere che almeno serve a qualcosa! La differenza non è poca ma si sa, i soldi danno la felicità e ottime scuse.
Tuo figlio è gay? Fa il parrucchiere. Quando si sposa tuo figlio? Ha appena iniziato a fare il parrucchiere . Perché tuo figlio non studia Moda a Milano? Perché vuol fare il parrucchiere. Perché tuo figlio non lascia la città? Non può, fa il parrucchiere. Sei fiera/o di tuo figlio? È un bravo parrucchiere…dicono.
Sia che diventassi padre tuo malgrado, sia che diventassi parrucchiere, sia che Studiassi moda una cosa era certa: A un certo punto ti dovevi togliere di casa. “Questa casa non è un albergo” è un grande classico della educazione dei maschi, i quali, in tempi moderni trasformano la propria stanza in un Bed &Sex senza breakfast, la mentre per le femmine l’albergo è gratis ma lo devono pulire. Le ragazze moderne infatti, si sono emancipate facendo la settimana corta e dormendo dalle amiche nei fine settimana: amiche che si chiamano Andrea. Per gli altri c’era Milano.
Per quanto siano cambiati gli schemi sociali ancora oggi i maschi sono impediti a parlare dei propri sentimenti, della loro prima volta, della inadeguatezza con cui si trovano a confrontarsi con quelli delle femmine alle quali non è invece concesso di farne a meno. Se nasci maschio e gay,invece, è proprio il caso di dire che i sentimenti, te li puoi mettere esattamente dove tutti hanno la fissazione che ti metta tutto.
Meglio farsi una valigia e dire che ti piace la Moda.
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