lunedì 18 gennaio 2010
radiostan nuvole,
ahhh le nuvole! Imbrattano il foglio azzurro del cielo, prendono le forme dei nostri sogni ad occhi aperti, talvolta si addensano minacciose, altre volte ci offrono un posto dove "avere la testa".
Le scrutiamo per capire, le guardiamo in compagnia dell'amore, o in sua attesa, le sorvoliamo con timore sugli aerei, ma non le possiamo toccare, ci sfuggono mosse da forze più alte di noi, come la vita, condizionano i nostri umori.
Non hanno intenzioni, ma direzioni, e al loro interno si formano concentrazioni di elementi, elettricità, umidità, attività!
Improvvisamente, mi chiedo cosa c'è in noi che gli somiglia, e penso al nostro cervello, alla sua forma, alla sua funzionalità, e lo scopro simile ad una nuvola, mentre lo uso per scrivere anche queste righe, immagino fulmini e lampi che accendono alcune sue zone, come in un "temporale creativo",e mi accorgo di quanto sembri pesante, quando sono triste, o al contrario leggero e intangibile, quando sono felice, misterioso nelle sue direzioni e fuori dal mio controllo come le nuvole, e come loro sempre sopra di me!
una porzione di cielo, tutta per noi, ma per farci cosa?
Mi piace credere che ci serva per poter disegnare nuovi scenari, immaginarne le forme, i colori, e farci sentire collegati alla libertà, all'assenza di confini limitanti, come le nuvole poter percorrere la volta intera della nostra vita, come loro, essere sospinti da venti emozionali al fine di poter colorare il nostro disegno, ed entrarci dentro per viverlo!
Sì ho una nuvola in testa, e mi piace quando il vento delle emozioni, gli dà nuove direzioni, quando lo addensa, spingendomi a riflettere, quando un fulmine chiamato amore sembra squarciarlo in due, e di più ancora, quando insieme ad altre "nuvole umane" che chiamo amici, posso formare sul foglio azzurro del futuro, un piccolo gregge festoso!
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