martedì 2 dicembre 2014

E io mi dichiaro marito e marito cap6: Testa o Croce?



Di amarti nella buona e nella cattiva sorte.
Non ho mai capito come si possa pretendere una promessa basata sulla sorte. Di quella buona neanche stiamo qui a parlarne vero? E la cattiva, che facciamo bim bum bam? Testa o croce?
  Intanto, se proprio di sfiga deve andare non è che puoi andare da tuo marito tutto contento e dirgli: hai visto che bello non me la  sono neanche data a gambe...da non credere eh?! 
E poi, chi è che di fronte alla cattiva sorte non cambia?
Io e mio marito come se fosse un marito neanche su questo siamo d'accordo, quindi come faccio a vantarmi di essere resistente se lui mi considera fortunato? O come fa lui a considerarsi fortunato se pensa di non avere un attimo di tregua dalle menate? 
Allora io gli dico: beh dai il Seveso non arriva mai sotto casa nostra- e lui - ma non la senti la puzza di merda che non posso aprire neanche la finestra?
Ma è quello di sotto- faccio io
Ecco pensa che sfiga! - conclude lui.
Si, perché la fortuna è bendata e non per gusti sadomaso tipo toccami il culo non ti vedo ma più tipo ndo cojo cojo!
Vivendo in Italia per giunta la cattiva sorte è Istituzionale per noi, che non possiamo neanche sposarci e coronare la sfiga fino in fondo, quindi, che tipo di cattiva sorte può essere peggiore di quella che ti vede farti il culo come una famiglia e avere uno stato di famiglia vuoto come il cervello di Flavia Vento?
La cattiva sorte di mio marito come se fosse un marito sarebbe stata la suocera come se fosse stata una suocera ma, vedi a volte la fortuna,  quella, neanche di suo figlio vuol saperne...e così si è tolto il pensiero!
Prima però ci abbiamo provato a "familiarizzare"! Come la strega cattiva mia madre vive all'ottavo piano di un condominio in cima ad una salita su una montagna genovese , che per arrivarci devi fare le coccole a Cerbero, il solletico alla Sfinge, e un maglione alle Parche col filo della vita e una volta sudate le sette buone camicie a tutti di Maurizio Costanzo te la trovi davanti.
Mia madre ti da del lei, non per educazione ma per distanza.
Mia madre ti fa il caffè e nient'altro, per girarti la schiena dieci minuti
Mia madre ti parla del più e del meno ma meno è meglio.
Mia madre chiede  dopo cena, agli ospiti benvoluti, se hanno una casa loro. Degli altri non le interessa sotto che ponte stiano.
Mia madre si accomiata da ogni mio fidanzato non dicendo mai arrivederLa ma piuttosto buonasera anche di mattina.
Mia madre ti dice che è meglio che vai sennò perdi il treno anche se hai il jet privato.
Mia madre cucina surgelati senza rispettare i tempi di cottura.
Mia madre è molto religiosa ma legge gli Sturmtruppen di nascosto.
" Beh dai, è andata bene- faccio io.
" Perché non mi ha messo nel forno urlando Abracadabra"? 
Non ci siamo più andati da mia mamma, e francamente anche questa la definirei una buona sorte.
Se ci penso bene amarlo nella buona e nella cattiva sorte è un concetto che non posso comprendere. Sebbene mi sia sentito toccato da buona sorte quando lo incontrai, io non ce l'ho mai avuta la sensazione che il mio sentimento fosse diverso quando le cose non ci andavano bene. Il mio sentimento è sempre stato un pò focomelico, disabile e sordomuto. C'è stato,  c'è  e tuttavia, gli manca sempre qualcosa per essere "normale" come se lo aspetta.
" Non puoi essere così trecentosessantacinque giorni all'anno"? mi dice quando sono carino non parlo all'imperativo presente, lo ascolto e non mastico con la bocca aperta.
" E chi si ricorda"? 
Ecco amici il punto dolente. Amarsi nello stesso modo indipendentemente dai fatti vorrebbe dire essere autistici. Se mi va di merda coi soldi  e di solito tu mi ami ricordandomi quanti bei viaggi facevamo o me ne proponi uno ...la mia cattiva sorte sei tu!
Se ti amo cucinando dolci  e ti è venuto il diabete, la tua cattiva sorte sono io se ti faccio il Tiratisù!
I difensori del matrimonio tradizionale, come anche coloro che lo vogliono per tutti sappiano che questa è una promessa che non vale per Paris Hilton ma neanche per la piccola fiammiferaia, in quanto, la prima ti da fuoco se non hai buona sorte, l'altra se lo da perché anche basta di quella cattiva! 
Nessuno resta uguale se la vita gli cambia colore quindi direi che amarsi nella buona e nella cattiva sorte dipende esclusivamente da quanto ci si ami davvero. Che banalità santo cielo!
Mio marito come se fosse un marito, mi dice sempre che gli ho insegnato a "passare attraverso". Se non possiamo farci nulla possiamo cogliere l'occasione e smetterla di agitarci o possiamo cambiare solo ciò che si può cambiare. Ad esempio la tovaglia!
Nei giorni più merdosi avete mai tirato fuori i piatti buoni?
Quando i tassi di interesse crescono perché non abbassare le luci? 
Se il petrolio fa schizzare la benzina perché non fare una passeggiata?
Non cambia un cazzo ma cambi tu.
E se tu sai cambiare l'amore troverà un modo nuovo di continuare ad esprimersi.
 Forse basta un po di testa, e un pò di croce, perchè non c'è sentimento duraturo che non richieda un pò di ragione e nessun matrimonio che in fondo non sia anche una croce! 
Le ricette più semplici un pelino improvvisate rischiano sempre di funzionare...noi  non abbiamo smesso di amarci ma abbiamo smesso di romperci i maroni su come dovremo farlo e indovinate un po: per ora funziona.
Cazzo che sfiga!









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