mercoledì 14 settembre 2011

ristoranti e altri luoghi comuni!


Che effetto vi fa una donna sola al tavolo di un ristorante? Se la donna è bella o brutta lo scenario in cui la immaginiamo cambia? Ipocrisie a parte, certo che cambia, perché provereste più pena per la bella signora che nervosamente occhieggia verso la porta, in attesa di chi non c'è, rispetto alla brutta signora che occhieggia verso di voi. Nel primo caso diventerebbe facile pensare ad un uomo bugiardo e altrettanto bello, che gli ha dato buca, mentre nel secondo, non sareste portati a credere che il posto vuoto al suo tavolo non sia in fondo una logica conseguenza del suo aspetto?
Ma c'è una cosa che le due donne hanno in comune loro malgrado! Entrambe hanno creduto facilmente in una bugia, eppure entrambe sono intelligenti, realizzate, e mediamente isteriche, ma di certo non idiote. Il rapporto tra l'aspetto e il tipo di menzogne a cui credere è lo stesso?
La città di Milano, soffre da sempre di preferenze per le persone belle, ad esse dedica cartelloni settimane, eventi, e luoghi d'incontro, ma come ogni madre onesta seppur di parte, ha saputo concedere il minimo sindacale anche alle persone di aspetto "non conforme", srotolando e soprattutto sdoganando per le donne, chilometri di Jersey di cotone. Vi chiederete cosa c'entra il tessuto con le bugie, ebbene, tramite quale mezzo credete che le persone in sovrappeso si siano sentite belle fasciate nel suddetto jersey? Tramite una bugia, alla quale hanno facilmente creduto, e cioè, che la comodità ti fà bella. Le belle d'altro canto non disposte a sentirsi comode, poiché sinonimo di grasse, hanno creduto nell'esatto opposto, e cioé che scomoda è gnocca!
La bugia non è pietosa come dice il proverbio, la bugia è fondamentale, è l'unico vero ammortizzatore sociale. Perchè non la verità? Perché la verità stabilizza, ma non sposta nessuno, anzi lo ancora esattamente dove si trova sia a livello di convinzioni, che di consumi.
Mi chiedevo quindi a quale bugia ero pronto a credere, non essendo donna, e perdendo quindi l'opportunità di usare Taffetà o il Jersey, e ricordai il dialogo che ebbi da adolescente con mia madre, poco dopo avermi redarguito sul fatto di non mentirle: mamma, perdo i capelli?- dissi- no, sei sempre uguale- rispose fingendo di osservarmi il capo che ormai poteva rifletterne l'immagine, Molti anni più avanti mi disse: ma cosa potevo dirti? La verità, non necessita di essere affermata, è lì da sempre, ecco perché la bugia è di gran lunga più interessante, poiché crea un immaginario nel quale trovare alloggio. Tramite una menzogna l'umanità potè sfuggire al pallossissimo villaggio vacanze dell'Eden, e godersi il resto del mondo, addirittura lo costruì come voleva.
Ma tornando alle due donne al ristorante, mi rammento di un tipo d'uomo che anche voi avrete di sicuro già incontrato, e cioè il "goloso malmostoso".
La prima volta che lo incontrai, ero ad un aperitivo per single, più simile ad una pesca facilitata, che altro, ma sempre in tema di facili bugie a cui credere, ero convinto che frequentare lo stesso posto regolarmente, mi avrebbe consentito di vincere la timidezza che le nuove occasioni suscitavano nel mio animo rosa, dico bugia, perché in realtà, a furia di andarci ormai venivo spostato quà e là per il locale come una sedia ingombrante nella quale potresti sederti, ma solo per non stare in piedi.
La fissa dei gay post '90 di darsi nomignoli, rendeva i pettorali di tutti, alquanto superflui, se poi ti chiamano, "cosmetica" invece di Cosimo, in un attimo anche il mercato del pesce si trasforma in un salotto demodè, del resto l'appartenenza era un altra bugia alla quale tutti credevamo volentieri. Nel trovarmi un luogo dove spalmarmi il lasonil sui lividi causati dall'affollamento, mi imbattei in un giubbotto di pelle che mi pareva saltar fuori direttamente da Grease, parlava poco anzi, pochissimo,e ovviamente, vuoi non intrigarti? Giocare a sudoku semantico tra i grugniti di un maschio è irresistibile per noi tanto quanto per le donne.
Nel tentativo di formare frasi compiute, il primo passo era accertare la corretta conformazione dell'apparato vocale superficiale, e così mi ritrovai a baciarlo, vincendo con questa ardita performance, una cena fuori. Le cene fuori, erano per me il preludio alla relazione in quanto se un uomo sopporta il basilico tra i tuoi denti è un uomo che ha serie intenzioni, e lui le aveva, oltre ad avere una fantastica moto, che mi permetteva di usare il giubbotto in similpelle che avevo acquistato senza un perché in un mercato delle pulci. Gira in moto oggi che giri in moto domani, io mi ero fidanzato con l'unico motociclista semimuto, nell'area bergamasca, il che rendeva le poche parole da lui pronunciate del tutto incomprensibili. Ma noi anime innamorate, sappiamo dare a quei vuoti di parole la densità di un amore, a quegli accenti, tipicità, a quella mancanza di domande, un senso di certezza.
Provate però ad immaginare la durata media di una cena togliendone la conversazione e scoprirete quanto tempo si spreca a mangiare! Inoltre, il famoso " preludio" si trasformò in supplizio, la magia del ristorante in parcheggio, la premura dei camerieri in speranza. Arrivai al punto di conoscere più ristoranti che negozi, di fare le domande più disparate ai camerieri pur di udire un linguaggio comprensibile, e in breve tempo l'acidità passo dallo stomaco al mio cervello.
"lasciami dire che non mi aspettavo che finisse così" mi disse il bergamasco quando all'ennesimo pota non ne potei più e gli dissi che la mia relazione col maloox e con lui finiva lì!
Ma diamine se sapeva parlare, perchè aspettò di farmi esplodere?????
Per lo stesso motivo per cui la bella donna al ristorante aveva creduto alle parole "ci vediamo lì" di qualcuno, e quella brutta, aveva creduto al gioco "incontriamoci in un luogo insolito e facciamo finta di non conoscerci", e cioè sfuggire alla verità di non piacergli abbastanza, e poter concludere pensando " ma chi me l'ha fatto fare?"




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