mercoledì 3 agosto 2011

l'insonstenibile pesantezza della "normalità!


La mia competenza in campo tecnologico, a quel tempo era pari a zero, ma nonostante questo comprai un telefono cellulare grosso quanto un mattone, e con esso mi sentivo modernissimo, lo schermo verdastro e i caratteri a mattoncino, erano assolutamente ridicoli a pensarci oggi, ma quello passava il convento. Un'altra invenzione quasi nuova era quella della "velina", e la figlia di una nostra cliente aveva deciso di sfondare nel mondo dello spettacolo, per cui almeno tutti i giorni si presentava in salone con qualche necessità, fammi il ciuffo, una pettinata, un'acconciatura raccolta o il colore...
Per me, era quasi un incubo, perché la ragazza, ancor prima di sfondare l'obbiettivo aveva sfondato la pazienza di tutti, il suo cellulare star tac nuovissimo suonava ogni secondo e questo dava il via a pantomime più o meno plateali, fatte di, "amore, guarda sono impegnatissima" o "tesoro, stasera sono al tal ristorante a cena con...", oppure," no mamma piantala"!
La ragazza oltre che con il look, mi frastornava anche con i problemi amorosi che la sua relazione con un mezzobusto le creava, ma io non avevo molto da consigliarle se non di cambiar canale. Secondo te che sei un uomo, io posso non fare effetto? mi chiedeva, mostrandomi meglio il decolleté.
Credo che lei abbia avuto venticinque anni per almeno sei anni di fila, col beneplacito di tutto il negozio.
Avevo proprio bisogno di rilassarmi dopo una giornata di lavoro, e venticinque sue apparizioni quindi come una giovane marmocchia, consultai la guida gay di milano comprata in una biblioteca altrettanto gay, vicino al banco degli accessori fetish, di cui malcelavo l'interesse, e vidi che esistevano dei club privati dove potevi concederti idromassaggio e bagnoturco, in un ambiente di soli uomini, mi sembrò perfetto e ci andai. Come per i bar, anche le saune, erano spesso situate in fondi di palazzi o in cortili interni, e celate da portoni pesantissimi, suonai il campanello ed entrai.
L'odore di cloro era simile a quello delle piscine, e c'erano manifesti di aitanti giovanotti che pubblicizzavano questa o quella discoteca, deve fare la tessera, mi disse l'impiegato, è un circolo privato. Bene risposi, e gli diedi i miei documenti. Mi chiedevo se dopo tot ingressi avrei avuto in premio qualcosa, ma in raltà pur somigliando ad un supermercato, la sauna, non prevedeva raccolta punti ma preservativi e lubrificanti omaggio.
Ormai tesserato come "bagnante" avanzai verso lo spogliatoio, che era come tutti gli spogliatoi, una delusione, perché diciamocelo, anche il più bello degli uomini, nudo e senza "entusiasmo" fa un pò ridere, comunque data la disinvoltura che mi contraddistingue, mi spogliai nel bagno, perché come per tutti gli spogliatoi, valeva la regola dell'occhiata alla mercanzia. Certo anche gli etero nelle palestre si sbirciano le fondamenta in cerca della gru migliore, o se pieni di autostima nelle mutande, fanno mostra della propria, io invece, non ero molto dell'idea.
Uscendo dallo spogliatoio, si accedeva ad un salotto con il banco del bar, dove uomini cinti da teli ripiegati o meno improvvisavano conversazioni pre o post scopate, e improbabili mise, chi si metteva il telo alla patrizia, chi alla plebea, chi al gladiatore chi all'ancella, io lo mettevo a portafoglio e al ginocchio. Continuando, l'atmosfera cambiava radicalmente, in quanto il cloro si mischiava all'odore di peccato e bugie insieme a refoli di sudore, sì ero giunto nella zona calda.
Il camminamento si articolava tra simpatiche porticine alcune chiuse altre no, come per le villette a schiera, io chiudevo quelle aperte, per fare ordine, e consentire a coloro che vi si erano rifugiati di riposare, ma fui redarguito! Mi venne spiegato che nessuno era lì per dormire, e mi fu tutto chiaro! Aspettavano il massaggiatore? No, come ragnette nelle tele aspettavano la preda o si offrivano come tali, difatti, man mano che passavo, vedendoci mica bene, notavo che alcuni dall'interno mi facevano gesti di benvenuto, ma io dovevo continuare la mia esplorazione.
Raggiusi per inerzia la porta del bagno turco, mai fatto prima di allora e vedevo uscire ed entrare gente in quella che sembrava una nebbia umida. La vista si adatta ad ogni luce o alla sua mancanza ma con il dovuto tempo, quindi una volta entrato, cercai solo di non morire soffocato dal vapore e di non cadere, ovvio che tenessi le mani avanti, ma evidentemente erano tutti nella mia situazione poichè avevo mani dappertutto.
Permesso, sibilai nel silenzio raggiungendo un angolo di luce, e man mano che la vista ritornava il panorama si fece chiaro, e mi sentii un idiota, alcuni erano seduti altri in piedi altri formavano simpatiche e sconosciute forme nuove, ma tutti erano in rigoroso silenzio, mi veniva la voglia di chiedere chi fosse l'ultimo come dal dottore, ma dico perché tutta sta solennità? Gli omosessuali adorano giocare a non lo sapevo, non sono qui per questo e a hai iniziato prima tu, ma io non ero tra questi, e mentre stavo per andarmene un pò deluso, vidi il tipo d'uomo che dovete conoscere, l'eterosessuale bisessuale metrosessuale confuso!
Quest'uomo occupa nella società il posto che compete ai normali, ha un lavoro di tutto rispetto spesso di tipo decisionale, è curato e leggermente igenista, ma non disdegna il gusto" pieno "della vita, non di rado è marito, padre, sacerdote, o ufficiale gentiluomo, ma i più ignorano che quell'aria tormentata, quel silenzio, di più, non è compassata responsabilità. Sportivissimo, il nostro caro bipede, organizza meticolosamente le sue attività in modo da poter gestire molto tempo durante la giornata, essendo fuori dal giro, nessuno degli amanti occasionali, può sputtanarlo, poiché egli gioca spesso fuori piazza, ed inoltre si avvale della stupida passione di molti di noi per l'eterosessualità borderline, che non so perchè, ci fa credere di aver fatto pipì in suolo nemico, garantendo al fraudolento la sua immunità.
A mio avviso gli uomini presenti in quel pomeriggio erano solo uomini quasi nudi, e il fatto che lui fosse più schivo degli altri lo rendeva solo più attraente, così ebbi la mia prima esperienza con il sesso di qualcun'altra, ma senza saperlo, poichè, mentre mi rivestivo piuttosto felicemente, immaginando che da un momento all'altro mi chiedesse di rivedermi, lui si trasformava nel più classico dei dirigenti, e nel più classico dei bugiardi. Con la sua fede al dito mi diede una pacca sulla spalla dicendomi .. ci vediamo...ti saluto.
Rimasi seduto sulla panca col calzino ancora in mano, mentre realizzavo, che mi aveva congedato come un collega dopo una animata riunione, e mi chiedevo: quale delle due tra me e sua moglie fosse la purga che gli toccava prendere, per sopportare la sua vita.
Davvero per alcuni la luce del sole è insopportabile!
Pensai che lui e la mia cliente aspirante velina, avevano molto in comune, entrambi afflitti da una insopportabile "normalità".







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