La mia bambola di pezza con la buffa faccia a fagiolo e i capelli di lana gialla piaceva molto a mia cugina e a Francesca, alle quali però non la facevo toccare perché me l'avrebbero trattata “da bambola”. Vestita, spogliata, sbattuta come neanche i maschi saprebbero fare!
Una bambola nella stanzetta di un maschio era qualcosa di imbarazzante da mostrare, ma grazie alla totale mancanza di ospitalità di mia madre nessuno dei miei amichetti sapeva che ce l'avevo!
Oggi conosco madri che hanno comprato il Cicciobello ai loro bambini maschi senza temere per la loro virilità futura e questo senza fare inutili cortei.
Oggi parliamo di imbarazzo e in particolare di un tipo di imbarazzo che nonostante tutto non si vince mai, quello dei maschi etero nei confronti degli amici gay delle loro compagne. Ormai sdoganato, il concetto di “amico gay” fa tendenza tra i maschi eterosessuali, poiché dal momento che “sono dappertutto” non si può più mostrarsi imbarazzati, senza incorrere nell'ira funesta di fidanzate e della società perbenista a cui si appartiene. Un po' come quando parli di napoletani e non puoi dirne i fastidiosi difetti, senza prima averne cantato le lodi, l'amico gay, non può essere gestito se non prima sottoscrivendo la “liberatoria” che recita: io non ho nulla contro anzi ho “tanti” amici gay!
Chiarirei che innanzitutto i “tanti” generalmente non superano il numero pari che si genera quando l'amico gay ( che devi accettare per non digiunare sessualmente)della tua fidanzata, si mette con qualcuno, poi c'è da dire che dal momento che anche grazie alla nostra stupidità il concetto di amicizia tra un uomo gay e una donna si è sempre più approssimato al genere di rapporto “velina-chihuahua”, ( piuttosto possessivo e costoso tra cene regali week end shopping e SPA), non è che tutte possano permettersi, come dire, l'allevamento. In ogni caso, c'è sempre una circostanza in cui la tua amica ti presenta il nuovo fidanzato, o vieni presentato dalla suddetta amica a un'altra e al di questa fidanzato!
L'imbarazzo di alcuni è evidente specie se l'etero è belloccio e sa di piacere, così dopo le presentazioni succedono cose buffe, tipo le posture “a distanza” e risate sproporzionate alle battute, oppure, si generano improvvise pezzature di sudore nelle camicie o t-shirt di alcuni. Il genere di imbarazzo è simile a quello che si prova quando ridendo ti scappa un peto e speri di essere l'unico ad averlo sentito. Una sorta di indecisione si impossessa di tutti e due gli uomini, ed ecco il punto. Ci sono due uomini ma non c'è un codice definito. Se lo guardo troppo negli occhi cosa succede? Posso dargli una pacca come agli amici di spogliatoio? Di cosa parliamo? Non è che mi guarda il pacco?
In tutto ciò, le donne chiosano tra loro divertite e decisamente più a loro agio con entrambe i generi ignorano le difficoltà in cui si trovano i due maschi. Mi fa sempre un po' ridere questa pantomima perché uno degli antidoti più semplici al panico è la solita vecchia goliardia, l'unico codice universale nel mondo dei maschi! Da sola la goliardia e il cameratismo basterebbero a pareggiare il dislivello ma a condizione che non ci si trovi di fronte ad un uomo gay che parli agisca e si muova come la propria fidanzata! In quei casi una pacca virile potrebbe causargli la lussazione dell'anca. Altresì ci sono uomini gay, che esagerano dall'altro lato sembrando dei manovali a tutti costi, i quali però appena si lasciano andare ad una risata spontanea, incorrono in quel tipo di gridolino garrulo, che è ancora più imbarazzante del suddetto peto.
Per una volta vorrei difendere i maschi eterosessuali i quali non possono catalogare troppe varianti, e quindi come nel vestire tendono a semplificare per non sbagliare. Se smettessimo di farci strattonare come bambole di pezza o di infilarci nelle borsette delle nostre amiche, forse potremo trovarci di fronte ad una nuova opportunità: quella di toglierci la funzione di “accessori” delle donne e come tali sembrare un po' tutti uguali, eccessivi, e talvolta un po' troppo vistosi da mostrare. Le donne imparerebbero che non siamo i loro giocattoli e potrebbero concedersi un linfodrenaggio in più, gli uomini che non ci provocano erezioni solo perché sono tali, e noi, potremo concederci qualche risata più sincera, qualche peto fuori luogo come tutti, qualche corteo in meno, e soprattutto trovarci anche noi un compagno al quale presentare un amico o essere come coppia, presentati senza imbarazzi e chihuahua!