"sembri più giovane" !!!!!!
Questa la frase epitaffio, che, quando vi verrà rivolta, sappiate dichiara:
- la volontà di non sentirvi più dire che loro, le vostre amiche, non lo sono poi tanto,
- la soddisfazione nel sapervi anche voi negli "anta"
- il definitivo abbandono della taglia S , che se anche poteste ancora indossare, non vi donerebbe più!
Beh! che faccio? Un bilancio o un bilanciere??? E' l'anno del ritorno della vita alta(la moda mi vuole bene), delle scarpe basse, e se i designer lo consentono, anche dell'arredamento un po più accogliente. Non dovrei lamentarmi quindi, eppure un velo di malinconia cancerina mi si appoggia sul cuore come il foulard con cui da bambino, di notte, velavo la luce accesa dell'abat-jour . In questi 40 anni ho tanto sognato, amato, vissuto la vita con lo stupore di un bambino a Gardaland, ma ho anche lottato sofferto, e molte volte creduto di non farcela! Molti di quegli spasimi, siano essi d'amore o di paura per il futuro, altro non erano che momenti.
Drammatici, intensi, apparentemente eterni, in realtà sono già passato! Ogni tanto riavvolgo la pellicola di alcuni di quei momenti come quando, appena arrivato a Milano facevo il modesto shopping che potevo, nei negozi di second hand, in via Torino, o le prime incursioni nei bar gay della città, dove altro non potevo mostrare che la mia felicità nel vedere una popolazione di altri ME circolare così libera.
Il passato ha un incantesimo ripulitore in sé, perchè a ripensarci ora, quei negozi e quei bar non erano affatto tanto belli, ma così li vedevo allora perchè innumerevoli possibilità mi sembravano a portata di mano, ma io le mani le tenevo in tasca d'abitudine!
Un'altra delle mie occupazioni giovanili, era quella di trovarmi un fidanzato, un uomo che vedesse in me il paesaggio che a me risultava sfocato e opaco, e se ne innamorasse! Ho sempre avuto la fissa di risultare speciale per qualcuno, perché io di quel mio mé stesso non sapevo che farmene.
Talvolta negli occhi di alcuni uomini, mi specchiavo come una stracciona in una boutique, prendendomi in giro da solo, mi dicevo "tanto non dura fino a domani", e spesso non avevo torto, ma solo perché ci credevo per primo!
Il lavoro invece non mi è mai mancato, avevo tenacia, volontà e mi piaceva molto diventare un parrucchiere!
Quindi oggi che sono uomo, ho di fronte alla memoria un ragazzo sgraziato dagli occhi buoni, che sorride seduttivo, gli piaccio, e lui mi muove a tenerezza, quella sua gentilezza nel seguirmi con lo sguardo, mi induce a chiedergli cosa desidera e a darglielo senza chiedergli nulla in cambio! Molto probabilmente mi sarà ingrato come lo è la gioventù, saprà farmi soffrire intensamente quando mi lascerà..., ma la bellezza insolente dei suoi contorni me lo rende desiderabile.
Oggi io sono l'uomo che volevo avere. E' così, che scopro dolcemente che, il mio cammino verso la sera è meno amaro, che non sono solo, e che, tutto ciò che ho potuto cambiare, altro non era che me, e che la vita è sì una festa, ma mai come te l'aspetti tu!