martedì 12 febbraio 2013

A carnevale ogni papa vale!



Il più corto dei mesi dell'anno, si è presentato in pompa magna. Imponenti nevicate, drammatiche elezioni, drammatiche inchieste, drammatiche dimissioni. Parola d'ordine: governance! Dopo la carica secolare anche quella spirituale resta vacante e il grosso problema di governance si allarga a tutti i poteri forti, siano essi politici, bancari o spirituali. A ognuno la sua croce, si diceva una volta ma temo che ora che anch'essa può essere dismessa non sarà più possibile dirlo. Diremo piuttosto croce tua?
L'atteggiamento generale verso il potere sembra essere cambiato o almeno aver mostrato che logora chi ce l'ha e non il contrario come si credeva.  Non starò qui a fare la dietrologia biliare( come un mio ha amico ha ben definito) che già impera nei social network  anche se adoro la fantapolitica alla Dan Brown e immagino un camerlengo pieno di sorprese, ma neanche riesco a delineare l'uomo Ratzinger disgiungendolo dalla sua carica di Pontefice. Di certo comunque Sua Santità sarà ricordato a vita come il più Greta dei Papi ( voglio stare sola ), magari meno divino ma molto divo.
Resta difficile capire come un uomo che ha dedicato la sua vita ad essere papabile possa poi abdicare a se stesso, e nel caso specifico, abdicare  alla “chiamata” dopo averla ricevuta, soprattutto   oggigiorno  che si sa quanto sia difficile ricevere una chiamata dal Capo.
Che ne sarà di Padre Georg? Anche lui che era così bello dovrà finire in ombra?
Si sa che gli anziani sono tiranni e probabilmente ingrati con coloro che li assistono, infatti pur essendo un segretario particolare, di particolare ebbe solo il disordine con cui gestì le carte del papa,con l'assistente di camera( si sa che le cameriere vanno sempre nei guai) e nonostante la nomina ad arcivescovo l'impressione è che come le mogli dei Faraoni verrà sepolto vivo nel convento delle ex benedettine dove Joseph si ritirerà a leggere( Ma non aveva detto che non ci vedeva più bene?). Costretto di nuovo a scrivere la prefazione dei libri di fiabe che vedono protagonista il Santo Padre. Giust'appunto adesso quale scriveranno?
Altro particolare inquietante nella vicenda è la visita che Monti ha fatto al papa.  Ma com'è che quel che Monti tocca si s-Monta? Il presidente uscente, che aveva presso il papa una stima dovuta ai rapporti tra il pontefice e il vice segretario di palazzo Chigi Federico Toniato suo ministro ombra nei rapporti con Oltretevere, registrerà con queste dimissioni un ulteriore diminuzione di “popolarità”?
Il Celeste Formigoni e la Binetti come “diavolo” ( scusate la citazione del grande avversario) faranno? Le suore laiche di Comunione Liberazione che si occupavano della casa del papa dovranno chiamare in tutta fretta  Extreme makeover Papa edition?
In tutto ciò c'è da sperare che almeno Berlusconi si muova a pietà e ci restituisca anche il Papa insieme ai soldi dell'Imu.  Insomma un bel botto davvero!
In tutto ciò resistono San Remo e San Valentino, gli unici santi mediatici che godono di popolarità indiscutibile  nel mese di febbraio.
Certo è che questo enorme vuoto ben si adatta alla condizione generale del Paese, dove c'è chi fa politica per amore, sesso senza amore, e Santi senza senso. Pensavo anche ai beati canonizzati per un pelo che rischiavano di finire come gli esodati. Senza vita e senza beatitudine, meno male che almeno lui non ha pianto né li ha piantati.
Che dopo i governi tecnici si apra una parentesi di Pontificato a progetto? Proprio ora che la Germania sembrava di nuovo Uber Alles non ci voleva proprio un altra fumata bianca. Speriamo almeno sia elettronica.

Nessun commento:

Posta un commento