giovedì 8 gennaio 2015

E io mi dichiaro marito e marito cap 11: Finché.

L'ultima frase delle promesse matrimoniali recita: finché morte non vi separi.
Non avevo mai riflettuto su come la morte potesse essere invitata ad un matrimonio.
Eppure pare vada a quello di tutti. Non solo, ma è l'unico momento in cui pare perda il suo solito potere terrificante. Prova a menzionarla ad un pranzo...o a parlarne ad una cena e ti rendi conto che subito si genera quel classico parlar d'altro, se non ti prendi pure un rimprovero per averla menzionata!
Ma se ti sposi o puoi sposarti, allora va bene, si fa solenne anziché tetra, suona come incoragggiante invece che paralizzante.
Effettivamente lo stato giuridico del Matrimonio tiene conto anche della morte di uno dei due coniugi, consentendo all'altro alcuni supporti economici per fronteggiarne la perdita.
Il monito ecclesiastico invece, la cita come unico "svincolo" possibile al legame contratto. Che ti liberi di un peso o che ti consenta una reversibilità la morte ha preteso la sua presenza alla nostra festa.
Non mi pare quindi giusto che chi come noi non può celebrare il proprio matrimonio debba morire come gli altri...
Ecco un'altra ragione per cui il matrimonio dovrebbe essere come la morte: per tutti.
Col mio lavoro credo seriamente di aver contribuito al sostentamento di numerose vedove compresa mia madre, la quale è erroneamente convinta, come tanti, che la sua pensione di reversibilità arrivi dall'aldilà per buona pace di mio padre defunto, suo marito. Dato che l'INPS sta nell'aldiquà e campa coi miei contributi non mi spiego come si possa crederlo.
Io e mio marito come se fosse un marito ci siamo posti il problema. Devo aver detto talmente tante cose circa il mio eventuale funerale che c'è la concreta possibilità che diventi un misto tra un Got Talent e un gay Pride...perché non c'è proprio modo di essere discreto per me. Lui invece ha solo chiesto che chiunque si vesta di bianco al suo ( crudele dal momento che è un colore che ingrassa di brutto ed è spesso trasparente).  
C'è il regime della donazione privata per quelli come noi abbandonati nel limbo statale dei morti single mai vissuti insieme se non c'è scritto da nessuna parte, ma guardandoci negli occhi di fronte al Notaio, abbiamo convenuto che era meglio cantarsi Baratto tra noi ( se ti do un rene tu che mi dai..)e non pagargli l'onerosa parcella. 
E' veramente snervante essere  tra quelli che non vogliono lasciarsi facilmente ma senza tutele certe e neanche tra quelli che possono permettersi l'intervento di Law and Order in caso di morienza non simultanea!
Mentre i poveri eterosessuali devono invece affrontare penosissimi divorzi decennali e costosissimi assegni di mantenimento per "separarsi" noi vogliamo unirci ma non con l'Attak....non capisco dunque perché uno scambio non sia auspicabile anche per loro.
Dato che non gli resta che la Morte come separazione molti di loro poverini sono costretti a procurarla al coniuge per darci un taglio.
Pensa la Signora con la Falce quando si viene a prendere lo spirito della defunta e gli fa: e dire che c'ero al tuo matrimonio...quand'è stato, tre anni fa? Potevate fare con comodo per me eh?  E la morta a sua volta: lo amavo da morire e quando mi ha sparato, acidificato, sgozzata,  e chi più ne ha chi più ne metta ho pensato che forse non ti fosse piaciuto l'antipasto e quindi fossi incazzata con me.
Potremo comprarci ad un certo punto una bella stufetta ...e arrangiarci da noi, ma siccome non siamo mai d'accordo non faremo che fissarci per scoprire se l'altro il monossido di carbonio lo sta respirando o fa finta!
Se da giovane, di sposarmi non me ne fregava niente, oggi comprendo la necessità che quel tempo vissuto insieme sia "definito". Ma come cazzo si può stirare quintali di robe per due per anni e sentir dire una volta morto: non aveva nessuno era solo al mondo? E tutto il vapore che ho usato secondo voi a cosa serviva, a farmi i fumenti per l'enfisema?????
Come potrebbe mio marito come se fosse un marito giustificare, una volta morto io, la presenza di un intero guardaroba taglia 44? Con un amico immaginario?
La morte fisica di per se, ci separa meno della inerzia di uno Stato basato sulla menzogna che siamo tutti uguali di fronte alla Legge. Meno delle palle che i parenti contrari alle nostre vite potrebbero essere autorizzati ad inventare sul nostro conto o peggio sul conto di chi ci sopravvive! 
Il vero punto della ultima promessa che tutti possono recitare tranne me, non sta nella morte ma nel "finché"!
Finché fingerete che avere amici omosessuali sia fico,  se non lo siete, ma di lottare per loro parliamone...si facciano il culo da soli. ( già fatto vi garantisco non basta)
Finché il mio matrimonio è stupendo perché andiamo tutti a New York e possiamo permettercelo quindi chissene.
Finchè ..c'è Louboutin c'è speranza.
Finché il diritto ad una famiglia ad un matrimonio riconosciuto non corrisponderà al diritto di uomini e donne di tutti i tipi. Come voi. 
Finché non smetterete di sentirvi alternativi convivendo perché potete e sottolineo potete sposarvi.
Finchè siamo giovani. 
Finché resterà una "questione personale". 
Finché Dio sarà una scusa buona ma solo per questo, non potrò pensare di morire sapendo di essere vissuto come volevo fino in fondo e con il conforto di lasciare un uomo o essere lasciato,  al quale potrete dire: certo che tuo marito era proprio un polemico, o un santo o quel che vi pare ma parlando di me e di noi per ciò che siamo stati insieme l'uno per l'altro. Non amici particolari, non compagni come gli scoiattoli del Cioccorì, non soci come negli affari, non due vecchi rimbambiti e coinquilini, non due gay soltanto.  Niente parole sottovoce, nessun imbarazzo nel corridoio dell'obitorio o merdosissime cerimonie che non potrei evitare se rimanessi come siamo.
A lui ho affidato la mia vita e da lui soltanto mi aspetto di essere accompagnato al mio riposo. Lo voglio in prima fila, lo voglio riconosciuto e riconoscibile da chiunque come colui che mi ha vissuto di più. Dall'uomo col quale dichiarami marito da solo non può essere considerato accettabile perché non sappiamo di essere buoni o saggi o vivi se nessuno ce lo dice.
Fine.

P.s Se per caso dovessi potermi sposare, cara signora Morte, sappi che puoi prendertela comoda nel venire a separarci....in fondo anche te hai una età! 





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