mercoledì 30 novembre 2011

tutti giù per terra!

Non ci sto! Non ci stanno nemmeno gli altri. Dove, nel calendario? beh, certo, lo sappiamo che c'è gente che non arriva a fine mese, gente, che un mese non ce l'ha davanti, e  gente che in un mese spende uno stipendio medio, ma non è questo il punto.
Qualcuno o qualcosa, ha deciso che dopo decenni di giro girotondo, girotondini e girolimoni, è ora di finire il ritornello, col classico "tutti giù per terra", ed eccoci qui, smunti, stupiti, a tornare a guardare i leccalecca dalle vetrine, come bambini, solo che il dolcetto non è più firmato Prada, ma comincia a somigliare di più al pane quotidiano. Il benessere degli anni ottanta e la crescita degli anni novanta, ci ha resi infantili, capricciosi, e viziati come Nelly Oleson nella Casa nella Prateria, o ciechi come la sorella di Laura Ingalls?
Incapaci di concepire difficoltà, che non riguardassero l'autostima, ci siamo serviti di tutti mezzi disponibili allo scopo di realizzarci, di seguire i nostri sogni, di ritrovare noi stessi o il punto g, credendo che il sistema ci avrebbe tenuto in piedi, anzi, che sarebbe rimasto in piedi da solo come l'arcobaleno, e oggi dopo aver detronizzato i cattivi, deposto i dittatori, ucciso i principi del terrore e raggiunto almeno ogni tanto un orgasmo consapevole, invece della neve è arrivato lo "spread" ad ammantare di biancosilenzio i tetti delle nostre case di marzapane. E' lui il nuovo Ezechiele lupo, che soffia sulle casette di noi poveri "pigs", il Gargamella differenziale che  ci fa blu dalla rabbia, sia che siamo ricchi e non sappiamo in che fungo nascondere le nostre birbe, sia che siamo poveri, e senza più nemmeno la speranza di poterci inbucare al Gran ballo di Corte. Più della realtà, ciò che ci ha scosso è l'impossibilità di focalizzare il nuovo nemico, non ce lo vedo un cartello wanted con l'immagine dello spread, come non ce lo vedo, in cima alla lista nera dell'FBI, perchè lui una faccia non ce l'ha, non ha razza, religione, non ha una base segreta, un bunker da espugnare, quindi, chi gli darà la caccia mentre noi proseguiamo lo shopping, o guariamo dall'ultimo lifting??? 
D'accordo saremo stati anche superficiali, lo ammetto, creduloni, rincitrullite dalle svendite on line, ma una sorpresa del genere chi se l'aspettava? Chi pensava, che dopo l'Afganistan ridotto in gruviera, la guerra spostasse la sua partita nella finanza  mondiale?  Finiremo a farci cucire i vestiti dai topini,  e dopo aver messo sette nani in parlamento, affronteremo lo specchio del guardaroba, chiedendogli, specchio delle mie brame, che me ne faccio di sto ciarpame? Sarebbe di qualche consolazione immaginare  Anne Wintour, in Fila alla Mensa dei Poveri, discutere perchè la zuppa d'orzo non si abbina col tailleur,  Anna dello Russo cercare di barattare uno dei suoi cappelli scultura in cambio di un paio di scarponi,  e Donatela Versace con la crescita fino alle orecchie tentare di decolorarsi con l'acetone, usando le sue vetrine come specchio? Non credo proprio, ma di certo, se ci penso sorrido, forse, perché la presunzione con cui alcune persone sono finite a credersi superiori alle altre sarebbe ciò che vorrei che la crisi si prendesse, insieme alla mia prima casa, se così dev'essere. Rigore ed equità il nuovo slogan-purga che i governi ci propinano diventerebbe  semplicemente rigore e squallore, o equità, chi si salva, chi lo sa?
Io non ci sto, l'ho già detto, non mi farò prendere tutto senza riderci sopra,  e se tutto ciò si rivelerà una bufala o la punta dell'Iceberg, io come la Winslet aprirò le braccia e canterò che "senza grandi disturbi qualcuno sparirà, saranno forse i troppo furbi o cretini di ogni età"!




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