martedì 27 settembre 2011

modalità affettive: la suocera a progetto


L'ostilità delle famiglie, alle relazioni gay dei propri figli e figlie, si manifesta in un caleidoscopio abbastanza vario di possibili comportamenti, poiché si sa che non si muove foglia che Dio non voglia, ma l'educazione religiosa del paese italico impedisce di considerare che la foglia di fico in movimento, sia di due Adami, o Eve. Per tali ragioni, le famiglie quasi mai del tutto inconsapevoli della natura dei propri figli, si trovano di fronte ad alcune decisioni importanti, nel momento in cui "l'amico/a" , comincia ad essere un pò troppo presente nella vita dei propri pargoli.
Molti per evitare Tsunami famigliari, arrivano fino ai 50 anni, non facendo outing, ma questo di solito, rende le loro relazioni, quasi mai durevoli. I segreti hanno l'abitudine come le bugie di velare la realtà, e se da un lato impediscono al parentado di ficcare il naso, dall'altro impediranno al naso del bugiardo, di scorgere il muro che ha di fronte.
L'amore materno ha modi di esprimersi, più bizzarri di un carro del Gay pride, di conseguenza i casi si riducono a due: la madre chioccia, piuttosto che rimetterci il pulcino, si cova anche il brutto anatroccolo, la madre cigno caccia il pulcino gay, per paura che gli rubi le scarpe, ma entrambe prima o poi diventeranno suocere e dovranno scegliere come rapportarsi anche con l'altro/a metà del letto dei propri figli/e.
Dal mio punto di vista, esse restano in entrambi i casi, delle suocere "a progetto".
La natura precaria della loro figura, non nasce per una qualche mancanza nel rapporto di coppia tra due simili, piuttosto si concretizza nell'adattamento più o meno forzato, con cui la madre, si misura, in quanto, sia la madre che accoglie, che quella che nega, cercano di ottenere il controllo sull'andamento della vita di qualcun'altro, per non modificare la propria.
Ricordo la madre di un mio amico, che per contrapporsi al rifiuto del marito di accettare la gaiezza del figlio, si trasformò in una sventurata specie di suffragetta gay, che riempiva tutti di vistoso imbarazzo. Quando il figlio, si fidanzò con un ragazzo e andarono a vivere insieme, essa si incaricò di pensare a tutto ciò che occorreva loro. Direte che non sono mai contento, che in fondo, era premurosa, e che cercava solo di aiutare, ma mentre lo dite, pensate a quanto molte di voi, abbiano gradito l'intromissione seppur a fin di bene, della propria suocera.
Mia madre, che divenne suocera più volte, la maggior parte delle quali a sua insaputa, mi disse chiaramente, quando le portai a casa l'uomo col quale sto tutt'ora, "non crederai mica che mi possa comprare con le sue buone maniere?" - "No, mamma l'acquisto non è nei suoi programmi tanto quanto non lo è nei miei, siamo qui solo per rovinarti un pomeriggio!"
Il "progetto" della suocera precaria, è sempre quello di veder naufragare il vostro rapporto, o per riavervi, o per dimostrarvi che non è normale, quindi la riconoscerete perché sia la sua presenza che l'assenza avranno il potere di fare della vostra relazione un "triangolo senza bermuda"!
Sarete in tre in cucina, mentre fate la fricassea con la sua ricetta, o quando vi sentirete in colpa per non averne voglia, sarete in tre in salotto sia che vi venga a salutare che se quella sedia sia sempre vuota, ma soprattutto sarete in tre a letto!
Ebbene si, credete davvero che la suocera a progetto non si sia informata circa le vostre geometrie sessuali??? Vi consiglierà il lubrificante migliore, o sterilizzerà amorevolmente i vostri Toys, oppure non arriverà mai oltre la porta per terrore di vedervi fare quelle porcate che vi piacciono tanto, ma state pur certi che anche se incomprensibilmente, esse pensano a voi che fate sesso! Non so per quale beneficio, io non ho mai pensato alla sessualità di mia madre, eppure con estasi o disgusto loro ci pensano e dato che nonostante la vostra somma gioia, non produrrete una realtà materiale chiamata figli, esse potrebbero persino provare gelosia nei confronti di un piacere tanto illimitato quanto "infruttuoso" . Una gelosia inconsapevole, ovviamente, ma altrettanto motivante. Ricordo una splendida Virna Lisi, interpretare il ruolo di una madre, che si trova una sera delle tante passate da sola, ad indulgere alla vista di un film porno, lo sguardo che dapprima era di riprovazione, comincia a lasciare il posto ad uno stupore infantile per una donna di quell'età, fino a quando la figlia che era entrata in casa a sorpresa e non si era fatta udire, le tuona alle spalle, "Mamma, che fai?", Lei si gira con uno scatto e sente di doversi giustificare, dicendole di averlo appena visto girando il telecomando, ma quando la figlia le palesa il motivo della visita, annunciandole di avere un'amante, lei sente di dirgli "Non so, voi volete tutto, la passione, i figli, il lavoro...io non credevo comunque, che un uomo e una donna potessero perdersi così tanto uno dentro l'altro, senza vergognarsi, e comunque tuo padre, quelle cose, non le avrebbe mai fatte con sua moglie"!
Un altro caposaldo della suocera a progetto di tipo più sano, di quello menzionato fin qui, è che essa è suocera per la durata del progetto stesso, ma sarà in grado di avere con voi un rapporto dopo la vostra rottura col proprio figlio/a? Vi riconoscerà ancora tutto il bene che avete fatto, o ricorderà solo l'ultima parte che vi vede scegliere di lasciare?
Se, e ripeto se, come credo nel caso delle coppie gay, le suocere sono disposte a considerarci per il "bene" che portiamo alla vita del figlio/a finché lo garantiamo, con ogni sacrificio possibile, i loro gesti di generosità sono davvero sinceramente rivolti a noi, o al mantenimento del nostro ruolo?
Personalmente, le mie suocere passate, non hanno mai continuato ad avere un rapporto con me, nè io con loro, ecco perché credo che in fondo siano sempre state solo madri, e per questo non le giudico, ma di certo, ne rivaluto la necessità, la reale utilità di compiacerle, il bisogno dei loro figli che io o voi gli piacciate, e vi invito a depennare dalla lista dei motivi per non lasciare il vostro/a compagno/a, tutto quello che hanno fatto per voi, in quanto spesso non sarete indispensabili ma utili, e del tutto passeggeri. Il vostro viaggio di coppia, non deve per forza includerle nè escluderle del tutto, diciamo che sarebbe onesto che gli pagaste i "contributi" in termini di rispetto, ed educazione, ma non fate l'errore di "sentirvi" parte di una famiglia, nemmeno durante il pranzo domenicale, piuttosto "partecipate" se potete alla famiglia del vostro compagno, o smettete di imporvi se non vi gradiscono, e ricordate se siete maschi, che la collana di perle col fermaglio a cameo, che vi fà impazzire, non ve la daranno mai!
il giorno che avrete deciso che la vostra relazione è finita scrivete come segue:


Gentile suocera,
La informo, che decaduti i termini del "progetto" tra me e suo figlio/A, nonostante gli innumerevoli arrosti e ravioli da lei prodotti nell'esecuzione del suo mandato, ( o grazie alla sua completa inutilità nella figura di conciliatore dello stesso) io sottoscritto/a genero/a nuora/, le comunico il mancato rinnovo della mia pazienza,(o del mio entusiasmo)all'interno del "progetto" che la vedeva inclusa più o meno suo malgrado, e la informo, che a decorrenza da ora lei può ritenersi di nuovo madre di figlio/a single.
Le verranno riconosciute le mensilità previste dalla Legge, che non ci riconosce come coppie, per un importo pari ad una fredda stretta di mano.
Per quanto riguarda la suddivisione dei beni, non ne riscontro alcuno da salvare, e per inteso nemmeno gli odiosi completini per colazione all'americana, riciclati in tutti i Natali passati.
distinti saluti
la direzione del proprio Io e dell' annesso apparato genitale!













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