giovedì 13 gennaio 2011

sette it's a magic number!

Buon 2011, amici e amiche di qualunque sesso voi siate, abbiamo finito i primi dieci anni del duemila, e a parte il contorno occhi e qualche fiala di botox non ho riscontrato nessuna altra catastrofe. Non vi nego un filo di delusione, in quanto all'abbassamento dell' animo umano, che però mi resta comunque più gradito di una ricrescita bianca.

mi chiedevo mentre i botti accoglievano l'anno nuovo:
Perché se fummo creati a immagine e somiglianza di Dio, la chiesa si prese la briga di ammonirci dal cadere in uno dei sette peccati capitali? Forse, dopo il peccato originale apparve una data di scadenza che diceva, da consumarsi preferibilmente entro il ?
A distanza di duemila e undici anni dalla nostra comparsa, e a soli venti minuti dall'ultimo telegiornale, mi pare che sette sia un modesto numero di peccati per il moderno genere umano, che ha esplorato, non senza l'aiuto di una serie di plastici televisivi, gli anfratti più scabrosi della propria zona d'ombra, non vi pare?


Sette è un numero curioso, poiché è un numero primo non prodotto dalla moltiplicazione di alcun numero e moltiplicandosi non produce nessun numero dei primi dieci, inoltre, la numerologia, gli attribuisce un significato mistico, di particolare interesse per la religione e la filosofia, in quanto lo definisce come il numero della ricerca della verità eterna.
Tanto per aggiungere una verdura al minestrone, il Calendario Maya, ci lascia giusto un anno di tempo per pensarci sopra, quindi ecco perché vorrei affrontare ognuno di questi sette peccati insieme a voi.
Non si vive di soli saldi, e vorrei essere sicuro di averli praticati tutti prima che cali il sipario, o che i saldi finiscano!

Sono convinto che ci sia nei peccati qualcosa di più sapido, di quello che c'è nelle virtù, in quanto essi ci aiutano a tracciare nuovi percorsi, a "deragliare" dal binario dell'educazione e del politicamente corretto, ma anche ci spingono a scusarci, ad agire, a godere appieno della vita. Dite che per questo bastano i "valori"? Può darsi, ma ho l'impressione che tutti si considerino onesti, leali, generosi e capaci di amare ed essere responsabili, ma che siano però, gli stessi che, potendo, non pagano il biglietto sul tram, ignorano la fila in posta, fingono di non aver ricevuto quella telefonata, lasciano in sospeso di rimediare ad un torto.

Io ho fatto ognuna di queste cose almeno una volta, ma avrò praticato tutti e sette i peccati capitali? Non è che mi sono perso qualcosa? Inoltre molti di quelli che erano desideri "scabrosi" dell'animo umano, oggi sono diventate libertà da concedersi, come dice il mio Amico Alessandro, quindi esploriamo oh Giovani Marmocchie, queste libertà, in modo che, se malauguratamente i Maya avessero ragione, potremo perire con la pancia piena, le scarpe giuste, e la coscienza S-PORCA.
Ira, accidia, gola, invidia, superbia, avarizia e lussuria, sono gli ingredienti del cocktail tentatore, gli aromi del cosmopolitan moderno, la panatura ideale di noi povere cotolette fashion, il lievito di ogni pasta sociale!
Dichiaro quindi aperto ufficialmente il web-voto per il peccato che volete far entrare nelle vostre candide mutande...3 ....2 ....1
VIAAAAAAAAAAAAAAAAA! VI aspetto lunedì con il primo dei sette l'Ira, e chi cambia blog è un maya menagramo!







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